Campo largo e sovranismo non convincono gli “elettori ibridi”

Elezioni amministrative. Trionfa il centrosinistra, trionfa il PD. Si dice che questo esito confermi la bontà del progetto del “campo largo” di cui Letta sarebbe il federatore. Giorgia Meloni saluta il tracollo dei Cinque Stelle come un salutare ritorno al bipolarismo.

Mi pare che l’esito elettorale dica anche altro. Ci dice soprattutto che c’è un’area ampia di “elettori ibridi”, immuni alla disciplina di partito e di parte, che ha rinunciato a votare.

Come colmare questo spazio politico? Che risposta dare all’elettorato ibrido?

Mi pare che l’indicazione più convincente ci arrivi da Benevento. A Benevento, il Sindaco uscente Clemente Mastella ha vinto grazie a un’alleanza che ha messo insieme i riformisti di centrosinistra (compreso un pezzo di PD) con i liberali di Forza Italia del centrodestra e il mondo delle liste civiche.

Questo posizionamento è stato capace di raccogliere consensi nella cosiddetta società civile grazie all’appoggio di ben dieci liste civiche, di parte dell’elettorato di centrosinistra, di parte dell’elettorato di centrodestra. Questo nuovo posizionamento è stato capace di raccogliere anche parte dell’elettorato ibrido, quello che in generale ha rinunciato al voto. Sembra proprio così se é vero come é vero che Benevento ha registrato un’affluenza alle urne di ben dieci punti superiore alla media campana.

Non è forse un caso che può fare scuola? Non vale forse la pena di farci un ragionamento? Non rappresenta un’ipotesi politica meno vetusta del “campo largo” e meno velleitaria dei micropartitini federati nel cosiddetto fronte liberal-democratico?

Mastella, da politico consumato e capace qual è, lo ha capito bene. Lo ha capito così bene che ha subito rilanciato a Renzi e Calenda in un’intervista a Radio24 nella quale dice: Dopo la mia vittoria a Benevento, è il momento di costruire un centro a livello nazionale per le prossime elezioni politiche, magari con dentro Italia Viva e Azione di Calenda. Ora spero che anche loro facciano la loro parte.

Non mi risulta che Renzi abbia a oggi risposto. Calenda, così attento com’è al tema della competenza, avrebbe dovuto studiare Mastella prima di rispondergli. Ma invece non ha studiato e forse non ha pensato, così, dimostrando ancora una volta la sua ben scarsa lungimiranza politica, ha risposto con un laconico tweet: anche no.

Bene. Un’alleanza liberale, alternativa tanto al “campo largo” quanto al sovranismo, va costruita. Ne farà parte anche Calenda? Verrebbe da dire “anche no”, ma invece bisognerà essere inclusivi, molto inclusivi.

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