In difesa di Matteo Renzi

Quando si è privi di una visione, per affermare la propria (mancata) identità, ci si concentra su un “nemico”. Quando non si ha un “per” da offrire, si propone un “contro”.

La politica italiana è da tempo immemore incentrata sulla logica del nemico e del contro. A destra come (ancor piu) a sinistra.

Basta poco per costruire un mostro e farlo diventare il nemico numero uno: un paio di slogan efficaci, un po’ di sarcasmo, un bel po di cattiveria, e il gioco è fatto.

Berlusconi lo sa bene: tuttora uno schiumante Travaglio, in un suo recente video, lo chiama “pregiudicato”, urlando con le mani a fare megafono vicino alla bocca.

Anche Renzi lo sa bene. Per demonizzarlo si è andati oltre la pervicacia giudiziaria usata nei confronti di Berlusconi: si è cercato di coinvolgere i suoi famigliari confezionando prove false e si sono intimiditi i suoi sostenitori accusandoli falsamente di finanziamento illecito. Roba forte che i più hanno già dimenticato.

Ma veniamo alla cronaca.

Una decina di giorni fa, Renzi ha messo in discussione la serietà e competenza del Governo Conte che, secondo Renzi, si sarebbe dimostrato molto al di sotto delle attese. Così Italia Viva, dopo vani e documentati sforzi volti a produrre un “cambio di passo”, ha ritirato la fiducia al Governo.

Cosa legittima? Ovviamente sì. Però, apriti cielo.

Altri dell’area di centro possono non apprezzare e non sostenere Conte, è il caso di Più Europa (Emma Bonino), Azione (Calenda), Noi con l’Italia (Maurizio Lupi). Nessuno ha, ovviamente, alcunché da recriminare. Ma a Italia Viva non è concesso, così parte la macchina della costruzione del mostro.

Si gioca su due slogan:

Renzi getta l’Italia nel dramma proprio durante la pandemia!

Renzi se ne frega del Paese, vuole solo più ministeri!

Parte una macchina del fango di una violenza verbale inaudita che impazza sui social.

Poi la grande sorpresa. Si scopre che Renzi rifiuta ogni offerta di più ministeri e maggior presenza nel Governo e si scopre che il Paese non vive alcun dramma, le Regioni continuano a gestire l’emergenza sanitaria e l’Italia avrà un nuovo Governo che i più considerano, almeno potenzialmente, di gran lunga migliore del precedente. Esso è sostenuto incondizionatamente da Italia Viva che pure avrà un solo ministero e non due come nel Governo precedente.

Tanti dovrebbero almeno interrogarsi, ma non lo fanno, Renzi è antipatico.

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