L’intervento al Senato di Matteo Renzi, ha segnato, nella giornata di ieri, la prossima fine dell’attuale Governo. Certo, non si aprirà proprio subito la crisi, Renzi lo ha detto fin dal primo giorno, niente crisi durante l’emergenza. Se però, come ovviamente ci si augura, con la graduale riapertura non riesplodesse l’emergenza ospedaliera, allora certamente si procederebbe al tentativo di costruire un nuovo Governo che guidi più autorevolmente la rinascita.
Come? Da tempo si parla di Governo di Unità Nazionale. Può essere una prospettiva e magari si partirà proprio da lì nella ricerca di una soluzione, ma ben difficilmente Salvini e Meloni rinuncerebbero alla possibilità di sparare a zero da fuori, gridando all’inciucio. Non mi sembra realistico.
Per Forza Italia è molto diverso, infatti si fa un gran parlare della possibilità di una maggioranza che la veda partecipe, di fatto, di una maggioranza allargata. Certo, non può certo accettare di entrare a far parte dell’attuale maggioranza così, tout-court, ma se, da una ricerca allargata finalizzata a un Governo di Unità Nazionale, alla fine derivasse una maggioranza di questo tipo, la partita sarebbe diversa. Forse non è fantapolitica.
Ma questo “allargamento” sarebbe cosa utile? Sono convinto di sì, per vari motivi. Li vado a specificare:
- Continuerebbe a garantire un Governo al Paese e ci risparmierebbe il ricorso a elezioni anticipate, tanto più in un momento così difficile.
- Contaminerebbe positivamente con una visione liberale e “centrista”, la visione “populista di sinistra” che ha caratterizzato la politica governativa fino ad oggi.
- Rafforzerebbe un’area politica distante dai populismi di destra e di sinistra. Ciò naturalmente alla condizione che Italia Viva si liberi del “complesso della sinistra” e Forza Italia si presenti “carfagnizzata”.
- Favorirebbe un asse politico tra Italia Viva e Forza Italia che, finalmente, potrebbe generare l’embrione di un’alternativa trasversale all’altrettanto trasversale neo-populismo.
Qualcuno ipotizza l’ingresso nella maggioranza di Forza Italia contestualmente all’uscita di Italia Viva. Questo sarebbe, credo, lo scenario peggiore, ma, questa sì, mi pare fantapolitica.
Oltre un anno fa, scrivevo per la bella rivista Stradeonline, un articolo dal titolo CARE MARA E MARIA ELENA, L’ITALIA HA BISOGNO DI CORAGGIO: IL VOSTRO. Perdonate l’ineleganza di un’auto-citazione, ma ve ne propongo un passaggio:
Gentili Maria Elena e Mara, riscontro in Voi quel tipo di coraggio femminile, quel tipo di leadership silenziosa, ma dirompente, tipica di chi sa difendere la propria posizione senza ricorrere al vittimismo. È forse per questo che, entrambe, siete state oggetto del più vile sessismo, tanto da destra, quanto da sinistra. Quel sessismo figlio di culture politiche apparentemente antagoniste, ma in realtà facce della stessa medaglia totalitaria: la cultura politica della destra sociale e fascistoide e quella della sinistra moralista e comunistoide. In fondo, è proprio in queste culture che affondano le radici della stessa narrazione neo-populista.
Gentili Mara e Maria Elena, è tempo di passare all’azione. Voi due? Insieme? Sì, Voi due, insieme. Pensate davvero che, oggi, il principale piano del confronto politico si disveli attraverso le diverse sfumature delle Vostre rispettive posizioni? Non si disvela, invece, nel confronto tra Voi da un lato e il neo-populismo dall’altro?
Per queste ragioni, cara Maria Elena e cara Mara, siete alleate di fatto, anche al di là della Vostra stessa volontà e per queste ragioni, potete rendervi protagoniste di un nuovo corso.
Continuo a pensare che sia così, che Boschi e Carfagna potrebbero dare un formidabile contributo a mettere le loro rispettive forze politiche su questa via. Datevi da fare ragazze.
In Italia tutto è possibile, e non posso nascondere che l’idea mi appassiona.
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