Ho argomentato più volte come l’epoca 4.0 porti con sé nuovi paradigmi, ovviamente anche politici.
Tante parole del passato sono diventate inattuali. La parola “socialista” appare molto polverosa. Ma attenzione: anche la parola “liberale” appartiene alla vecchia epoca.
Eppure essa è diventata di gran moda. In ogni ambiente politico. Si tratta di un atteggiamento politico snobistico, fondato su una presunta superiorità antropologica. Liberali duri e puri. Liberali “coerenti”.
Si tratta di una nuova, penosa retorica. Personaggi istericamente irrilevanti che se la tirano da sale della terra. Dal punto di vista dell’atteggiamento, sono i nuovi comunisti. Mi stanno sui coglioni.