Molti commentatori mettono in evidenza come Matteo Salvini abbia saldamente preso il bastone del comando del governo, mettendo in secondo piano i ministri pentastellati e lo stesso Di Maio. Altri parlano di salvinizzazione del M5S. Altri ancora non si capacitano del fatto che i grillini possano accettare le politiche cosiddette di destra del governo.
A mio avviso, queste valutazioni hanno in comune una visione parziale e distorta dello scenario politico, secondo la quale i buoni e ingenui grillini (in fondo “di sinistra”) si sono fatti mettere nel sacco da Salvini e accettano politiche “di destra” che non appartengono loro. Costoro non considerano come l’antipolitica violenta nasca proprio con Grillo, con le sue liste di proscrizione dei giornalisti non allineati, con le sue minacce pubbliche a questo e a quello, coi i suoi la pagherete, con i suoi vaffanculo.